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Perchè dovresti conoscere qualcosa di più sull'impronta digitale ottica intraorale.

In che modo si è sviluppata nel settore odontoiatrico e perchè è diventata uno strumento fondamentale nel campo della protesi dentale.

La nascita dei sistemi CAD (Computer Aided Design) e CAM (Computer Aided
Manufacturing) per il supporto alla protesi dentaria può essere datata negli anni ‘70. Ma dobbiamo aspettare fino agli anni ‘80 per vedere in uno studio odontoiatrico il primo sistema di impronta digitale.

A suo tempo questi sistemi potevano avvalersi dell’utilizzo di scanner intraorali o più spesso extraorali e sono stati introdotti per facilitare la presa impronta dei monconi che, in quegli anni, non era particolarmente precisa e richiedeva molte ore di poltrona.

Al giorno d’oggi si predilige il sistema di presa impronta intraorale perchè è in grado di gestire la tridimensionalità dei dati del moncone in formato stereolitografia (STL), ovvero quello più comunemente usato dagli odontoiatri. Lo scanner digitale in 3D è quindi in grado di acquisire un’immagine dettagliata della scansione dei monconi e recuperare tutte le informazioni necessarie alla produzione di protesi per eseguire dei perfetti restauri dentali semplicemente con l’uso di uno schermo di computer, diventa quindi obsoleta la fabbricazione dei calchi dentali.

VANTAGGI

Questo sistema presenta importanti vantaggi: in primis riduce il tempo necessario alla presa dell’impronta, il disturbo del paziente, il senso di nausea nonché il riflesso faringeo che può accadere nel momento di introduzione di past per l’impronta dentale nel cavo orale.

Approfondimento sulle diverse tecniche

Negli anni diversi studi hanno messo in paragone i diversi materiali per impronte ed i diversi sistemi per la presa dell’impronta, sia tradizionale che digitale (vedi l’articolo completo per maggiori dettagli), tuttavia la valutazione conclusiva va a favore dei sistemi di impronta digitale intraorali CAD CAM, come quello in uso presso lo Studi Odontoiatrico Associato
Gualandi Benatti, non solo in termini di soddisfazione del paziente, ma soprattutto in termini di precisione di scansione e conseguente realizzazione delle protesi dentarie.

Valutazione

Uno studio clinico effettuato su pazienti che hanno risposto ad un questionario comparativo ha rilevato che le tecniche di presa dell’impronta digitale hanno prodotto risultati migliori di quelli convenzionali.
Il questionario ha valutato nel complesso:
– il disagio del paziente,
– il tempo complessivo,
– l’odore,
– il gusto,
– il calore,
– il senso di nausea
– il fastidio al cavo orale dovuto all’apertura all’articolazione mandibolare,
– la difficoltà di respirazione, 
– la sensibilità dentale e parodontale.

Sia gli odontoiatri che i pazienti hanno dimostrato livelli maggiori di comfort nell’utilizzo di queste tecnologie.

UNA TECNOLOGIA PRECISA

Fino a 10 anni fa si discuteva in ambito medico circa la precisione dei sistemi intraorali rispetto ai sistemi CAD CAM extraorali, si dibatteva sul fatto che fossero da considerare solo come un’alternativa alle impronte tradizionali, mentre al giorno d’oggi il livello di precisione degli scanner intraorali è migliorato al punto che gli ultimi studi dimostrano come i restauri in ceramica realizzati da scansioni intraorali avevano qualità del punto di contatto interprossimale uguale o migliore rispetti ai calchi tradizionali e lo stesso si può dire per la qualità del punto occlusale.

SCEGLI L'IMPRONTA OTTICA

Questi risultati sono alla base del successo delle nuove tecnologie intraorali in odontoiatria e saranno quindi sempre più diffusi, ma nel frattempo non tutti gli studi sono aggiornati, pertanto in fase di selezione dello studio Odontoiatrico a cui affidare è buona norma chiedere che tipo di tecnologie sono presenti al suo interno. Anche per poter valutare il livello di specializzazione ed aggiornamento dello staff medico nonché di quello tecnologico dell’intera struttura.

Vedi l’articolo originale da questo link

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